Tutto sui funghi porcini, i veri signori dell’autunno (e dei nostri panini gourmet)
Cappello bruno, parte porosa bianco crema, gambo ramato: i funghi porcini, con le loro colorazioni uniche e con la forma inconfondibile, sono i protagonisti indiscussi di questa stagione autunnale. Perfetti non solo nelle forme, questi prodotti della terra sono anche tra i funghi più prelibati presenti sul mercato, dotati di un gusto unico e di un sapore goloso che sa di foglie cadute, di ricci di castagna, di terreno e di tronchi umidi.
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Noi di Panini de Santis non potevamo non celebrare questo portento della natura: per questo motivo, abbiamo deciso di rendere i funghi porcini i protagonisti di alcuni dei nostri più amati panini gourmet, come Delicato, Reggio e Margherita. Capolavori del gusto che trovano nei funghi porcini un vero e proprio twist di sapore che li rende unici e inimitabili, non solo nella stagione autunnale ma anche in tutto il resto dell’anno. Pertanto, per rendere omaggio ai funghi porcini, in questo articolo andiamo alla scoperta di questi boleti (così chiamati per via della loro appartenenza alla specie Boletus edulis), conoscendo assieme le loro principali caratteristiche e vedendone le combinazioni più golose all’interno dei nostri panini gourmet. Iniziamo!
Dove e quando nascono i funghi porcini
Come abbiamo avuto modo di accennare, i funghi porcini, re dei boschi italiani, sono una specialità che appartiene al genere Boletus della famiglia Boletaceae, da cui deriva il loro nome scientifico. Con nascita tra maggio e giugno, visibili già ad agosto se le condizioni metereologiche lo permettono e raccolti tra settembre e ottobre, si trovano soprattutto nei boschi di querce e di castagno della pianura, ma anche nelle faggete e nelle abetaie di alta montagna. Qui crescono a gruppi di molti esemplari e, per questo motivo, sono detti funghi simbionti o gregari.
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Forme e colori dei funghi porcini
La loro forma, le loro proporzioni e i loro colori sono caratteristici, tanto che i funghi porcini non sono confondibili con altri funghi, siano essi commestibili o velenosi. Le uniche differenze specifiche si riscontrano rispetto alle zone nelle quali crescono: il porcino di castagno è di colore marrone medio-scuro, quello di quercia è di un colore più intenso, mentre le consistenze rimangono sostanzialmente invariate.
Ma perché proprio “porcini”?
Da cosa deriva un nome così buffo? Ebbene, la risposta risale alla storia antica: i Romani, infatti, chiamavano questi funghi Suillus per il loro aspetto generalmente tozzo e massiccio, e il termine “porcino” ne è l’esatta traduzione. Per altro, possono raggiungere facilmente grandi dimensioni: sono frequenti ritrovamenti di esemplari di peso superiore a uno o due chilogrammi.
I funghi porcini nei nostri panini gourmet
Insomma, con tutte queste caratteristiche i funghi porcini non potevano che entrare anche nei nostri panini gourmet. Come Delicato che, già dal nome, fa intuire la natura di questa prelibatezza: qui, infatti, i funghi porcini accompagnano col loro sapore vellutato ma deciso due grandi classici degli imbottiti, ossia il prosciutto cotto e il formaggio (qui rappresentato dal caprino al latte vaccino). O come Reggio, che deve il suo nome ai prodotti tipici della regione emiliana, tra cui rientrano il prosciutto crudo di Parma, il formaggio (qui invece nelle vesti della fontina) e, ovviamente, i funghi porcini, accompagnati da un velo di dolce salsa rosa. O come, infine, Margherita che è un vero e proprio inno alla bontà italiana: oltre ai funghi porcini qui è infatti possibile assaporare il gusto inimitabile del culatello di Zibello DOP e della fontina DOP.